
ZEISS ARTEVO 800
Maggiore sicurezza durante la chirurgia della retina.
Durante la chirurgia della retina, le capacità di visualizzazione di ZEISS ARTEVO 800 forniscono dettagli eccezionali anche utilizzando una ridotta intensità luminosa. Oltre il 75% dei chirurghi riferisce di una significativa riduzione dell’intensità di luce1 che può eventualmente tradursi in una minore fototossicità.
Il maggiore ingrandimento e le immagini OCT ad alta risoluzione consentono di identificare e distinguere le strutture del tessuto retinico con maggiore precisione. In questo modo potrai prendere decisioni più consapevoli e intervenire con maggiore sicurezza.

Riduzione della fototossicità grazie a una minore intensità luminosa.
Per ridurre la fototossicità sui pazienti, è possibile diminuire l’intensità luminosa fino all’85%1, grazie alla visualizzazione potenziata di DigitalOptics con due telecamere 4K, che offrono colori naturali e una risoluzione straordinaria. Indipendentemente dall’intensità di luce scelta, è possibile operare con una luminosità efficiente senza compromettere la vista.

Prendere decisioni consapevoli con l’OCT intraoperatorio integrato.
Mentre le scansioni OCT rivelano gli strati della retina contribuendo alla diagnosi delle patologie oculari, ZEISS ARTEVO 800 sprigiona l’intero potenziale delle immagini OCT intraoperatorie come mai prima d’ora. Con il 39% in più di informazioni sull’immagine1 e un ingrandimento mai sperimentato prima, è possibile ottenere importanti approfondimenti che consentono regolazioni strategiche durante l’intervento chirurgico.
L’OCT intraoperatorio può essere di supporto durante le varie procedure sulla retina, e può contribuire a rivelare, ad esempio, la membrana epiretinica, l’edema maculare, la trazione della ialoide posteriore e il distacco della retina.2
Contattaci per avere maggiori informazioni su ZEISS ARTEVO 800
-
1
Dati in archivio.
-
2
Ehlers, Justis P., Joseph F. Griffith, e Sunil K. Srivastava. “Intraoperative OCT during Vitreoretinal Surgery for Dense Vitreous Hemorrhage in the PIONEER Study.” Retina (Philadelphia, Pa.) 35.12 (2015): 2537.